LA REGOLA DI CONTRASTO DEI COLORI ARALDICI
Come abbiamo visto nella pagina sugli smalti e il metodo Pietrasanta, le tinture araldiche sono complessivamente 7 e si dividono in 2 Categorie, i Metalli rappresentati dall‘Oro e dall’Argento e Tinturei colori ovvero Rosso, Verde, Azzurro, Nero e Porpora.
I Colori vengono scelti in base al loro significato araldico e alle proprie preferenze e simbolismi personali, ma il loro abbinamento deve seguire obbligatoriamente la cosiddetta «regola di contrasto dei colori1», che si esprime secondo questa semplice formula:
« MAI METALLO SU METALLO, NÉ COLORE SU COLORE »
Questa regola nacque dalla necessità di creare un netto contrasto tra i colori di uno stesso scudo, in modo che tutte le figure risultassero perfettamente leggibili. Serviva cioè a impedire che i colori chiari e pallidi dei Metalli venissero spenti e sovrastati dai toni più decisi, profondi e intensi delle Tinture.
In altre parole non bisogna mai mettere, Argento su Oro, o Azzurro su Verde, ma si possono combinare l’Oro o l’Argento con tutte e 5 le Tinture (Rosso, Azzurro, Verde, Nero, Porpora).
Alcuni applicano questa regola anche alle partizioni per cui si consiglia sempre di cercare sempre di alternare un campo di smalto e uno di metallo.
Ovviamente anche per questa Regola esistono eccezioni e trasgressioni.
Le trasgressioni riguardando blasoni irregolari, in genere antichi, tollerati perché si appellano a ragioni gloriose, mitiche o storiche.
Per quanto concerne le eccezioni è sufficiente ricordare che:
- Il Carnagione, il Colore al Naturale, il Campo di Cielo e le Pellicce (qualificate come “anfibie”) possono essere posti indifferentemente sopra o sotto un metallo o uno smalto;
- La regola riguarda ciò che «sopra» e non «a fianco», dunque riguarda i carichi (che vengono posti sul campo o su un altro carico) e non le partizioni che dividono un campo o un carico in zone adiacenti, ma considerate allo stesso livello;
- Le estremità e le appendici degli animali, vale a dire le unghie, i becchi, le lingue, gli artigli, le corna, le code, le corone, i collari, ecc. possono infrangere la regola ed essere Tintura sopra Tintura o Metallo sopra Metallo;
- La regola non si applica neanche ai dettagli colorati con un altro smalto e alle figure degli scudetti in cuore;
NOTE: 1Vedi L. TETTONI – F. SALDINI, Cenni Intorno all’Araldica, Vol. I (di VII), Lodi, per i Tipi di Cl. Wilmant e Figli, successori di Gio. Battista Orcesi, 1841; . Paragrafo Leggi Araldiche.
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